Anche nei campi dei rifugiati Rohingya, il ricordo di papa Francesco


Il nostro carissimo p. Pier Luigi Lupi, missionario saveriano, impegnato in Bangladesh, dove cura anche il nostro progetto della scuola di Sangli Mro avviata a suo tempo da Lucidio Ceci suo grande amico, ci fa pervenire un messaggio che i rappresentanti del popolo Rohingya del Myanmar hanno voluto rendere noto per ricordare la memoria di papa Francesco. I Rohingya sono un popolo perseguitato dalle autorità del loro paese e per questo in parte trasferitosi nel sud est del Bangladesh tra le popolazioni dove aveva lavorato Lucidio.

Messaggio dell’Organizzazione Nazionale dei Rohingya dell’Arkan (ARNO)
per la scomparsa di Papa Francesco

Nell’apprendere della scomparsa di Papa Francesco, l’Organizzazione Nazionale dei Rohingya dell’Arakan (ARNO) ha espresso il suo profondo dolore:

“Papa Francesco era considerato un leader mondiale progressista che si batteva per le persone emarginate, in particolare i migranti. Egli era un convinto sostenitore della necessità di garantire protezione e diritti al popolo Rohingya.

Nell’agosto 2017, pochi giorni dopo il violento esodo di massa che catturò l’attenzione internazionale, Papa Francesco dichiarò nel suo discorso dell’Angelus: “Vorrei esprimere loro tutta la mia vicinanza” e chiese ai pellegrini di pregare affinché “il Signore li salvi, susciti uomini e donne di buona volontà ad aiutarli, che diano loro pieni diritti”.

Nel dicembre 2017, Papa Francesco ha poi visitato il Bangladesh, dove ha ottenuto di incontrare 16 rifugiati Rohingya: “È imperativo che la comunità internazionale, affermò Papa Francesco in quel giorno, adotti misure decisive per affrontare questa grave crisi, non solo lavorando per risolvere le questioni politiche che hanno portato all’esodo di massa delle persone, ma anche offrendo assistenza materiale immediata al Bangladesh nel suo sforzo di rispondere efficacemente ai bisogni umani urgenti”.

Dal 2017 Papa Francesco ha continuato a sostenere la causa dei rifugiati Rohingya e, dopo il colpo di stato del 2021 in Myanmar, ha condannato il colpo di stato e ha continuato a chiedere la pace nel Paese”.

L’organizzazione ARNO ha espresso, anche a nome di tutti i rifugiati accolti nei campi del Sud-Est del Bangladesh, le sue più sentite condoglianze ai cattolici di tutto il mondo e auspica di poter proseguire il dialogo con il Vaticano e con il prossimo Papa sulle questioni relative ai Rohingya e al popolo del Myanmar, in particolare per quanto riguarda la pace e il ritorno pacifico dei Rohingya nell’Arakan.

R Pier Lupi s.x.
DHAKA 01 – MAGGIO – 2025