EMERGENCY: il gruppo dei volontari di Fermo


Prosegue il cammino proposto dall’associazione Aloe, alla scoperta delle piccole realtà del nostro territorio fermano che  si impegnano per la solidarietà internazionale. Nel penultimo incontro, tenutosi sabato 17 maggio, avevamo scoperto la nascita dell’associazione NACHO a Montegranaro impegnata in una delle zone più derelitte dell’intero continente africano, quella del Sud Sudan.
Nell’ultimo incontro invece, tenutosi Sabato 14 Giugno 2025 abbiamo posto al centro dell’attenzione l’attività del GRUPPO DEI VOLONATRI FERMANI di una delle più importanti realtà nazionali di cooperazione: EMERGENCY.

La ricchezza nascosta. Dal territorio di Fermo ai territori del mondo – ottavo incontro!

Registrazione dell’incontro

La presentazione dell’incontro

Dopo la contestualizzazione, fatta da Franco Pignotti, di questo nuovo incontro rispetto alla rassegna “La ricchezza nascosta; dal territorio di Fermo ai territori del mondo”, abbiamo dato la parola alla Referente del Gruppo fermano di  Emergency, Samantha Milani che ci ha presentato brevemente il gruppo. EMERGENCY è un’associazione italiana indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani. Oltre 13 milioni sono le persone che Emergency ha curato dal 1994 a oggi in 20 Paesi. Il gruppo di Fermo, attivo sul territorio dal 2004, si occupa di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di diffondere una cultura di pace attraverso la partecipazione a conferenze e incontri nelle scuole e nell’attività di raccolta fondi (banchetti promozionali, organizzazione di eventi, presentazione di progetti specifici agli enti locali). Il gruppo può essere contattato al seguente indirizzo fermo@volontari.emergency.it

Fabio Bernardini – Progetto Afghanistan

La parola poi è passata a Fabio Bernardini che ha operato per diversi anni in Afghanistan con Emergency, a partire dal 2016 e quindi durante l’occupazione della Nato, ma anche successivamente alla ripresa del potere da parte dei  Talebani. In realtà anche in questa prima parte del 2025 è stato per alcuni mesi in Afganistan. Dalle sue parole è venuto fuori un quadro della realtà sociale e politica. L’Afganistan è una realtà molto composita, tra una capitale come Kabul dove troviamo molti elementi dello stile di vita moderno occidentale e il resto del paese profondamente immerso nella sua cultura ancestrale. Il ritorno dei talebani al potere ha riportato un generale clima di sicurezza per tutta la popolazione, mentre prima, durante tutti gli anni della presenza americana ed europea, la vita era assolutamente insicura e continuamente a rischio a causa della guerriglia permanente delle forze di opposizione. Ma a fronte di questo elemento positivo, troviamo il fatto che la donna è assolutamente tagliata fuori sia dalla formazione che dal lavoro, con nessun diritto e totalmente dipendente dalle figure maschili della propria famiglia. Emergency è una delle pochissime realtà, se non l’unica, che hanno potuto continuare ad operare sia prima che dopo il ritorno dei Talebani. Essendosi caratterizzata da sempre come una realtà al servizio dell’uomo senza chiedere da che parte fosse, ha potuto mantenere un ottimo rapporto con le nuove autorità in quanto i talebani, anche durante la presenza americana, sapevano che potevano ricorrere all’ospedale di Emergency per le cure dei propri militanti. Grazie a questa considerazione del proprio operato, Emergency non solo può continuare ad operare con il suo ospedale, ma è l’unica realtà del paese che continua a formare anche donne sia per occuparle al proprio interno, sia per una formazione che poi loro metteranno a servizio delle proprie parentele.

Marco Pignotti – Programma Italia

Ha preso poi la parola Marco Pignotti che ha operato invece, per tre anni, nel Programma Italia. Pochissimi sono a conoscenza che Emergency opera anche in Italia in diversi centri del paese, dal Nord al Sud passando per il Centro, con propri ambulatori che sono anche in un certo senso dei  centri sociali dove è presente non solo il medico e l’infermiere, ma anche il mediatore culturale ed altre figure di riferimento. Questi centri sono principalmente a servizio degli immigrati, sia di quelli che pur potendo utilizzare le strutture pubbliche non sono in  grado di poterlo fare per varie motivi, sia di coloro che non avendo una documentazione appropriata non possono accedere al servizio pubblico. Questi centri gestiti da Emergency non si pongono in alternativa alle strutture sanitarie pubbliche, ma costituiscono una sorta di supplenza della stessa a causa delle sue carenze con le categorie più deboli, come quella degli immigrati appunto, ma non solo. Nelle diverse regioni poi si trovano diverse tipologie del rapporto fra queste strutture di Emergency e le strutture pubbliche; in alcune di esse si realizza un ottimo rapporto, mentre in altre vengono completamente ignorate. Al programma Italia si è poi aggiunto il ruolo della Life Support, la nave di Emergency che opera nel mediterraneo per salvare i migranti delle imbarcazioni a rischio. Pensata inizialmente come raccordo dei progetti di Emergency operanti nei paese del sud globale per il fatto che si sarebbe occupata della gente proveniente da quei paesi, è stato poi deciso con lungimiranza di raccordarla con il Programma Italia in quanto proprio le persone salvate in mare sarebbero poi diventate le potenziali clienti di questi centri italiani. Dalla testimonianza del volontario che ha partecipato anche a diverse missioni sulla Life Support è venuto fuori anche l’aspetto psicologico di queste persone che passavano da una situazione di imminente pericolo di vita sulle loro fatiscenti imbarcazioni, ad una situazione di salvezza una volta messo piede sulla nave di Emergency.

Conclusioni

Si è trattato di un incontro molto partecipato sia quanto a  numero di persone che si sono lasciate coinvolgere in questo sabato assolato ed estivo con la tentazione di andarsene al mare, sia quanto a interessamento diretto grazie alle tante domande che sono state rivolte ai relatori nel corso dell’incontro stesso. Il moderatore dell’incontro ha poi concluso ricordando i due prossimi ed ultimi incontri: quello di sabato 21 Giugno che si terrà a Santa Maria a Mare, presso il salone parrocchiale dei Missionari della Consolata e quello di sabato 5 Luglio che si terrà al centro culturale san Rocco in piazza a Fermo. Un grazie davvero sentito a tutti i partecipanti.