La “nuova frontiera” degli Oromo in Etiopia
Sin dall’inizio della sua costituzione ALOE Onlus è stata in contatto con i Missionari Cappuccini delle Marche presenti in Etiopia, in modo particolare attraverso l’amicizia con il missionario fermano Padre Angelo Antolini, originario di Santa Vittoria in Matenano per oltre 25 anni vissuto a Boditti, nel Wolaita, dove Aloe ha anche finanziato le attività di una scuola materna.
Dal 2006 Padre Angelo è stato incaricato di avviare una nuova missione nella cittadina di Kofale, nella provincia del West Arsi, e Aloe ha continuato a seguirlo approfondendo il rapporto anche con diversi gruppi di volontari che sono andati a condividere per brevi periodi la sua nuova missione. Questa nuova missione è una missione di frontiera con i suoi 90 cattolici in una popolazione musulmana di 600.000 persone sparse in un territorio grande quanto la metà delle Marche. Si tratta di una zona abitata dalla popolazione Oromo, una delle principali etnie dell’Etiopia che ha sempre mal sopportato il dominio Amara. Nuove e importanti sono dunque le sfide che essa pone. Dal 2012 inoltre la missione di padre Angelo è diventata una Prefettura Apostolica e la sfida del missionario è diventata ancora più grande in quanto ora egli deve organizzare in questo territorio una nuova diocesi cattolica.
A Kofale Aloe ha portato avanti diverse microrealizzazioni, come un progetto di microcredito per un gruppo di donne e di giovani e la realizzazione di un laboratorio per la lavorazione della canna di bambù, sempre destinato alla promozione della imprenditorialità giovanile e femminile.
Attualmente ALOE sta appoggiando la nuova realtà della Prefettura Apostolica di Robe attraverso alcuni suoi membri che si sono particolarmente legati alla missione di padre Angelo.
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Kofele, nuove frontiere in Etiopia