Progetto Bangladesh: un nuovo inizio


Dopo la scomparsa, nel Febbraio del 2014, del nostro carissimo Lucidio, Aloe ha continuato ad appoggiare il progetto scolastico portato avanti dalla associazione bengalese di maestri fondata da lui, Shuktara club, fino alla fine del 2018; quando la stessa Shuktara ci comunica la decisione di terminare il progetto sia per la mancanza di sufficienti fondi, sia soprattutto perché ormai il governo, dopo quasi venti anni di attività della stessa associazione, aveva preso in mano la situazione della maggior parte delle scuole di villaggio della regione. Dopo questa decisione, abbiamo altamente apprezzato il fatto che i dirigenti di Shuktara, a progetto terminato, nel febbraio del 2019, nel quinto anniversario della morte di Lucidio, avevano organizzato un importante convegno per ricordare la figura del missionario e per dedicare a lui una lapide commemorativa  nella stanza del Matamuhuri College di Lama, che era stata il quartier generale di Lucidio.

Lucidio Ceci e il suo “librone”

Ma il Bangladesh era rimasto ovviamente nel nostro cuore e aspettavamo solo l’occasione di poter riprendere una forma di aiuto alla scolarizzazione dei più poveri tra i poveri per i quali Lucidio aveva speso tutte le sue energie e la sua intera vita. L’occasione ci è stata data da Padre Pier Luigi Lupi, un missionario saveriano che era stato un grande amico di Lucidio e che avevamo conosciuto in occasione dello scoprimento della lapide commemorativa di Lucidio nella piazza di Montegiorgio e nel Convegno missionario organizzato per l’occasione.

p. Pier Lupi al convegno “Missionari sulla porta” – Montegiorgio 2017

Padre Pier Luigi Lupi, dopo una pausa di alcuni anni in Italia, nel mese di luglio è tornato definitivamente in Bangladesh. Nella stessa città dove Lucidio aveva il suo quartier generale, la cittadina di Lama, padre Pier Luigi segue da molti anni una scuola superiore con annesso college per gli studenti provenienti dalle zone rurali più distanti. Dopo il suo rientro in Bangladesh è tornato a Lama a visitare il suo centro scolastico e ha avuto quindi la possibilità di visitare anche le realtà che erano state promosse da Lucidio, e ci ha fatto la sorpresa di scriverci la seguente email che ci ha riempito di gioia:

Da: Pietro Luigi Lupi
Inviato: lunedì 30 settembre 2019
Oggetto: News dal Bangladesh!

Carissimi,
mi faccio vivo.
Primo  –  Prendo l’occasione dal fatto che in questi giorni rientrerà in Italia il sig. Pietro Mariani, membro del COE di Milano che opera a Khulna, il quale mi ha promesso di portare con sé il Grande Libro che Lucidio Ceci aveva fatto stampare per le scuole dei villaggi (ne ho rintracciato uno abbastanza in buone condizioni).
Secondo: visitando il mio Centro – scuola di Lama, sono venuto in contatto con una piccola ma bella realtà che Lucidio Ceci aveva avviato e che dal gennaio scorso era stata chiusa per mancanza di fondi. E’ una piccola scuola molto lontana da Lama, in una zona veramente remota.
Con in soldi che avevo ricevuto a nome di Lucidio dal parroco di Montegiorgio in occasione della mia ultima venuta da voi, ho fatto riparare la struttura e ho detto al  giovane maestro di riprendere le lezioni; a partire dal gennaio 2020, penso di affiancargli anche una maestra. Vi mando il progetto che spero vorrete appoggiare per dare una continuazione alla vostra solidarietà con il Bangladesh.
Cari saluti e … a sentirci,
p. Pier Lupi

La nostra risposta è stata immediatamente positiva; in questo modo la nostra lunga amicizia con Lucidio e con il suo paese di elezione, potrà avere un seguito.

Dalla sua stella dove ora risplende, Lucidio ci ha fatto la gioiosa sorpresa di metterci in contatto con uno dei suoi migliori amici tra i missionari italiani in Bangladesh, padre Pier Luigi, in modo da poter continuare a camminare con lui lungo le strade dei suoi villaggi tribali a favore dei suoi bambini più poveri.

SCUOLA – SAN LI MRO PARA
LAMA – BANDARBAN – BANGLADESH

Tra le popolazioni indigene che abitano la Regione del Chittagong Hill Tracts, la popolazione Mro è quella che, più di ogni altra comunità etnica, ha vissuto in un isolamento quasi totale e lontano dai cambiamenti socio-economico-culturali che si sono verificati da quando il Bangladesh è diventato indipendente.

Negli ultimi decenni, hanno subito sia lo sfruttamento del Shanit Bhaini (gruppo guerrigliero etnico, ora, dopo il trattato di pace del 1997 con il governo del Bangladesh, quasi estinto) sia, e ancor più, la presenza sempre più invasiva delle Forze Armate del paese e dei coloni bengalesi.

Non avendo alcuna documentazione legale delle loro terre (tradizionalmente possedute come comunità) hanno assistito alla deforestazione delle loro riserve forestali, all’estrazione di pietre e roccia dalle loro fonti d’acqua e alle restrizioni del loro tradizionale sistema agricolo di “coltivazione mobile”.

Con meno foreste, meno risorse idriche e meno terreni collettivi per la coltivazione, molti villaggi si sono sparpagliati altrove formando piccoli insediamenti (dieci-quindici famiglie) e altri hanno deciso di attraversare il confine con il Myanmar.

E’ solo negli ultimi venti anni che Lucidio Ceci e Pier Lupi, missionario saveriano, hanno iniziato a rendere la popolazione Mro consapevole della necessità dell’istruzione dei loro ragazzi come priorità per la loro sopravvivenza e a protezione dei loro diritti.

SAN LI MRO PARA è uno di questi piccoli villaggi Mro sparsi in aree remote, al confine tra le regioni di Lama e Alikodom. Tra le popolazioni Mro di questa zona nessuno andava a scuola, tranne il figlio del capo villaggio che, anni fa, lo aveva mandato nella scuola gestita da Lucidio Ceci presso la cittadina di Lama. Ora questo ragazzo ha superato gli esami della classe X e della classe XII, conseguendo i relativi diplomi. Il giovane, già sposato, ha deciso, con la collaborazione di P. Lupi, di dirigere una scuola per ragazzi e ragazzi dei villaggi vicini. Egli sarà aiutato da un’altra giovane maestra Mro, anche lei cresciuta nello stesso centro di Lama. Qualche anno fa, grazie al contributo di amici italiani, Lucidio Ceci aveva fatto costruire una piccola struttura in legno che poteva ospitare  45/50 bambini e bambine, sino alla terza elementare. Dopo la classe terza i ragazzi e le ragazze  potranno continuare la scuola nel Centro Mohamuni Shishu Shadan, gestito da P. Lupi a Lama

COSTI

Stipendi per due maestri        euro 65,00 x 2 x 12    1.560,00

Materiali didattici                  euro 50 x 12                   600,00

                                                                       TOTALE      2.160,00

La richiesta ad Aloe è di  contribuire a mantenere aperta la piccola scuola così da permettere, dal gennaio 2020, a molti bambini e bambini Mro, di crescere uscendo da una situazione di esclusione e di lavoro minorile, spesso molto pesante fin dall’infanzia.
p. Pier Lupi

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